nella forma
e
nella sostanza
in primo luogo
nel mandarino
e
nel mandarancio
in secondo luogo
nella gioia e nel dolore
ovunque
nel ventre e nel pene
a pari passo
con la forza del fuoco
con il vuoto del ghiaccio
con il cristallo del raggio del sole ingiallito
un giro panoramico
a cavallo della formica
e lo sfioro rubicondo del cuore
in assoluta ebbrezza
in confortevole smarrimento
in assenza di misura
in perdita di computo reale
per Relazione
solo per Relazione
siamo Creatori
l’Infinito
è ciò che mi appare più prossimo alla Solitudine
quando timida ne osservo i moti
a maggior ragione
necessito di un Orizzonte tutto mio
che mi scelga
e di un Irreale che mi sostenga


